lunedì 21 luglio 2014

S Cephei, reprise

A quasi un anno dalla prima osservazione, riprovo a beccare S Cephei, la vecchia gigante rossa che il mio libro definiva come "forse la stella più rossa in cielo" e "relativamente difficile da osservare". In effetti fatico non poco a ritrovarla, ma quando finalmente la inquadro è un bel puntino rosso intenso, una differenza enorme rispetto a quello che osservai l'anno scorso, talmente scuro che quasi si confondeva col nero dello spazio.

È una variabile tipo Mira, con un escursione in magnitudine molto accentuata e un periodo di più di un anno. Pare che oltre all'effetto delle polveri carboniose, che si accumulano e la oscurano prima di essere periodicamente spazzate via, sia all'opera qui una vera e propria pulsazione, con la stella che fisicamente si espande e si contrae, quasi si contorcesse negli ultimi istanti d'agonia prima di diventare una nana bianca.

È il mio primo impatto con una stella variabile, direttamente percepita nella sua variabilità. Ne sono felice, che mi conferma l'immagine di un cosmo tutt'altro che statico, in cui succedono continuamente un sacco di cose e tutto è in movimento. Vista da qui è una specie di bit cosmico, 0 e 1, accesa e spenta. Mi chiedo oziosamente se qualcuno fin qui abbia mai pensato di usare una stella variabile come base di un codice binario. In effetti, sarebbe interessante.




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