In una serata umida, prima che subentrino delle nuvole basse,
becco anche questo ammasso globulare a completare la ricognizione della
costellazione di Ercole, in queste sere praticamente allo zenit. L’ho trovato
facilmente, il che mi ha dato quella soddisfazione – probabilmente illusoria – che
ottieni solo quando ti rendi conto di “saper fare” qualcosa. Pianificazione dell’osservazione
con le carte stellari, allineamento dello strumento con la polare, ricerca
empirica di π Herculis usata come punto di riferimento, salita in declinazione
fino al bersaglio: semplice.
Lui è un bel globulare, magari non cicciuto come M13 ma
comunque notevole. Pare sia uno dei globulari più vecchi, qualcosa come 13 miliardi
di anni. Complimenti, vecchio fossile.
Quando la luce che ho visto è partita, si era ancora in
piena glaciazione, e Mammut e Tigri dai denti a sciabola vagavano per le
pianure ghiacciate.
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