martedì 10 settembre 2013

S Cephei

Ho cercato questa stella perché attratto dalla sua descrizione in un libro, che ne parlava come della più rossa in cielo, una stella che “una volta vista, non può più essere dimenticata”. Aggiungiamoci che il libro la indicava come "di difficile individuazione", ed ecco che il gioco di suscitare il mio interesse era fatto. L’ho trovata col mio solito miscuglio di tecniche e uno star hopping finale a corto raggio, con l’aiuto delle mappe stellari dettagliate di Stellarium. Soddisfazione incredibile. C’è però che S Cephei è una stella variabile, e io l’ho trovata evidentemente più vicina al minimo che al massimo, meno luminosa della stellina vicina che avrebbe invece dovuto sovrastare. In definitiva, quel che ho visto era un punto rosso cupo che quasi si confondeva con il fondo scuro del cielo. Niente a che vedere con il rubino brillante che era la Stella Granata, sempre in Cefeo. La riguarderò più avanti, e vedremo.


È una stella al carbonio, ormai prossima alla fine della sua vita, che sputacchia nello spazio polveri carboniose prodotte dalla combustione dell’elio ormai in esaurimento. Quando la luce che ho visto ha lasciato quel puntino rosso, in Europa cadeva l’Impero Romano d’Occidente. Ma ancor prima, in un remoto passato, alla fine della sua vita adulta e alle soglie di una rispettabile vecchiaia da gigante rossa, un popolo di esseri fluttuanti dediti alla meditazione, lisci globuli capaci di comunicare col pensiero e di manipolare i campi gravitazionali, lasciò uno dei suoi mondi destinato alla distruzione in una bolla luminescente. Calmi e sereni, da qualche parte stanno ancora vagando.

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