C’è un po’ di nuvolaglia, ma alla fine lo becco alto sopra
di me, nella costellazione di Ercole praticamente allo zenit. È un ammasso
globulare, strutture fossili della nostra galassia disposte in un guscio
sferico attorno al centro galattico e fuori dal piano a spirale della Via
Lattea. Se è vero quel che leggo, potrebbe avere più di 10 miliardi di
anni, il che lo renderebbe il più vecchio oggetto da me osservato finora.
Visivamente è una bella nuvoletta compatta, col centro ben definito. Lo
rintraccio senza problemi ma con un approccio fin troppo empirico per i miei
gusti: mi sa che mi tocca un’altra sessione di approfondimento con lo
strumento. La distanza è di ventitremila anni luce: quando la luce è partita
un uomo della stirpe di Cro-Magnon scolpiva dee madri nella pietra. Quando invece l'ammasso è nato, tutto il nostro sistema era ancora di là da
venire, e tutti gli atomi che mi compongono erano chissà dove, forse non ancora
forgiati o già infornati in una gigante rossa che stava per esplodere. In qualche
modo, c’ero.
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